Elezioni 2025: Comuni commissariati al voto il 25 e 26 maggio

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Elezioni comunali

Il turno elettorale del 25 e 26 maggio 2025 (con eventuale ballottaggio l’8 e 9 giugno) si preannuncia come un banco di prova cruciale per la politica locale in Campania. Alle urne andranno diversi Comuni che hanno vissuto la fine anticipata del Consiglio comunale, segnata da crisi politiche, sfiducie o inchieste giudiziarie. Tra questi, spiccano Nola, Marigliano e Volla, centri della città metropolitana di Napoli, dove le tensioni interne e le divisioni tra le forze politiche hanno portato alla caduta delle amministrazioni. Sono svariati gli scenari nei Comuni “interrotti”. Il voto nei Comuni in crisi sarà un segnale importante anche in vista delle elezioni regionali in Campania, previste nei mesi successivi. Il centrosinistra, in particolare il PD, dovrà dimostrare di poter ricompattarsi dopo le divisioni che hanno portato agli scioglimenti anticipati, mentre il centrodestra proverà a sfruttare la situazione per guadagnare terreno. A meno di tre mesi dal voto, le trattative politiche sono in pieno fermento, e nei prossimi giorni potrebbero emergere i primi nomi ufficiali dei candidati.

A Nola, l’ultima amministrazione è durata poco più di due anni, registrando il secondo commissariamento in 3 anni. Il magistrato Carlo Bonauro, eletto sindaco nel 2022, ha rassegnato le dimissioni a ottobre 2024, denunciando l’impossibilità di governare a causa delle tensioni interne alla sua maggioranza. La frattura politica che ha portato alla sua uscita di scena è stata particolarmente aspra. Il Partito Democratico, che in città si presenta diviso, è chiamato a ritrovare compattezza in vista del voto, mentre il centrodestra potrebbe puntare su un candidato di sintesi per cercare di conquistare la guida del Comune. Per la compagini in lizza oltre a una contesa per la vittoria, il banco di prova sarà la sfida della stabilità. Il primo a rompere gli indugi è stato Luigi Caliendo, medico chirurgo, primario di cardiologia al “Santa Maria della Pietà”, e già candidato allo scranno più alto di Palazzo di Città nel 2004. Caliendo ha annunciato la sua candidatura a sindaco, sostenuto dalle liste di Fare Democratico, espressione degli ex consiglieri Enzo de Lucia e Salvatore Notaro, che sarebbe vicina al consigliere regionale Felice di Maiolo, oltre altri consiglieri di lungo corso come Carmela Scala, il coordinatore regionale di Azione Giuseppe Sommese e l’ex vicesindaco Carmine Sautariello, che verosimilmente porterà in dote una lista a rappresentanza del candidato sindaco. Il medico cardiologo avrebbe dato apertura alle forze di centrosinistra per supportare la sua corsa alla fascia tricolore. Appello che però sembrerebbe non esser stato, finora, raccolto soprattutto da Nola Democratica e PD. L’anima dem di città, coordinata dal consigliere regionale Massimiliano Manfredi, starebbe ancora riflettendo sulle alleanze da tessere. Ma nel frattempo, nella sua squadra avrebbe arruolato anche una lista vicina all’ex vicesindaco Giuseppe Tudisco. Un altro schieramento in fase di consolidamento sarebbe formato dal gruppo IovinoMauroConventiBarbato. I già consiglieri non avrebbero però ancora trovato la quadra, soprattutto sul nome da proporre come candidato a sindaco. Tra i nomi proposti vi sarebbero la dottoressa Marinella Napolitano, l’avvocato amministrativista Domenico Vitale, l’ingegnere Ada Minieri e infine Arturo Cutolo, figura di lungo corso politico in città. Aspetta alla finestra infine Andrea Ruggiero, figura collante di un progetto civico che ha riscosso diverse adesioni nella comunità bruniana, e che nel quadro di indecisione generale potrebbe anche decidere di correre da solo con le sue due liste a supporto. Un’ulteriore proposta verrebbe, poi, dall’aggregazione civica trasversale di cinque liste: Più Nola Oltre, CDU, Nola 801, Per Nola e Nola Bene Comune, con l’obiettivo di sostenere un unico ulteriore candidato sindaco. Il nome dovrebbe essere fatto nei prossimi giorni, per una coalizione nata dal basso, con l’ambizione di costruire un’alternativa concreta rispetto agli schieramenti tradizionali.

Andando negli altri comuni “interrotti“, a Marigliano, la crisi politica si è manifestata con la dimissione in blocco di ben 13 consiglieri comunali, che hanno mandato a casa il sindaco Giuseppe Jossa. La città, già teatro in passato di scontri tra le diverse anime del centrosinistra, ha visto il Partito Democratico protagonista di un acceso scontro interno. Con il centrodestra frammentato e alla ricerca di una figura forte da candidare, il PD dovrà decidere se tentare la strada di una riconferma della leadership o aprire a una coalizione più ampia. Intanto, non si escludono candidature indipendenti, con esponenti della società civile pronti a scendere in campo. A Volla, invece, la crisi è scoppiata a novembre 2024, quando nove consiglieri comunali hanno presentato al notaio un documento di sfiducia contro il sindaco Giuliano Di Costanzo, decretando la fine anticipata della sua amministrazione. Qui la frattura politica ha investito sia il centrosinistra che il centrodestra, con lotte intestine che hanno reso impossibile la governabilità. Con il voto di maggio, si apre una partita cruciale per il futuro amministrativo del Comune, con il rischio di una campagna elettorale frammentata e la possibilità di un ballottaggio.